In questa lezione si elencheranno le regole per la creazione dell’archivio che conterrà tutte le tue lezioni. Le lezioni comporranno le unità formative che identificheremo all’interno del nostro archivio.

Ciao, sono Marco Ardesi ed in questo corso ti spiegherò come si archiviano i contenuti per creare lezioni digitali.

Per risolvere subito l’obbiezione che in genere i docenti fanno, ogni materia ha la possibilità essere preparata prima. Una lezione di due ore, che sia pratica o teorica, deve avere un minimo di contenuto per riempire il tempo passato in aula. Nel caso i contenuti minimi non siano rispettati, durante la lezione ci saranno tempi morti in cui gli studenti ed i docenti non faranno formazione. E’ sicuramente possibile che non tutti gli studenti siano in grado di andare alla stessa velocità. Per tutti quelli che avranno delle difficoltà, ci saranno appunto le lezioni digitali sempre consultabili. Non fornire lezioni scritte significa lasciar fuori gli studenti in difficoltà.

La creazione di una lezione deve avere minimo:

  • 7743 Caratteri
  • 6583 Caratteri (spazi esclusi)
  • 1193 Parole
  • 43 Frasi
  • 34 Paragrafi
  • 5,42 min Tempo di lettura
  • 9,18 min Tempo nel parlato

Se ci stiamo esercitando quindi nella creazione di un contenuto, che corrisponde ad una singola lezione, rispetteremo i valori minimi indicati qua sopra controllando il testo scritto con un conta caratteri.

Relativamente alle immagini o animazioni, vi è un minimo di 5 unità per lezione non più pesanti di 300kb l’una e non più lunghe di 20 secondi.

Se non hai raggiunto gli allegati minimi per la tua lezione, continua la ricerca!

Se hai completato la ricerca di immagini e la creazione dei testi puoi archiviarli all’interno della cartella che comprenderà tutto quello che riguarda la prima lezione.

Panoramica PFP

Nel corso degli anni passati a scuola ho capito che i PFP sono importanti più per il docente che per gli studenti. Il PFP non è altro che un Piano Formativo Professionale diviso in unità formative, che racchiudono i titoli e le descrizioni delle lezioni, associate alle competenze imposte dalla Regione. Al di la del fatto che le competenze non siano aggiornate con i tempi, le lezioni possono essere strutturate in modo attuale pur essendo associate a competenze che non sono in linea con il vostro operato.

Viene quindi automatico il ribaltamento della situazione sempre vissuta. L’importante è il contenuto della lezione e non le competenze sviluppate imposte dalla regione. Questo valorizza l’istruzione ricevuta a scuola ed al 99% dei casi sviluppa parallelamente anche le competenze indicate dalla regione.

L’archivio

Le regole che ti insegnerò sull’archiviazione vanno messe in pratica per ottenere un PFP digitale. Il PFP, una volta creato sarà patrimonio personale del docente e della scuola, applicabile anche in altri casi futuri.

Crea quindi una cartella nominata “PFP – Materia – Nome e Cognome”

All’interno inserisci una cartella, per ogni lezione che farai con il seguente nome: “n.x – Unità formativa – Titolo”

Definisci il numero delle lezioni che farai prendendo il totale di ore di lezione assegnate alla classe, dividetela per il numero di ore medio della lezione che spesso corrisponde a 2. Nel caso di singole lezioni saltuarie è possibile scorporare la lezione programmata da 2 in due momenti diversi.

Ipotizzando quindi di avere una classe per 2 ore ogni settimana, ci avvicineremmo alle 36 lezioni corrispondenti a 72 ore assegnate per la classe. L’archivio conterrà quindi 36 cartelle, numerate in ordine di erogazione, che conterranno testi ed allegati per la creazione delle stesse.

E’ ovvio che non sarà sempre possibile fare lezione/spiegazione ad una classe. Andranno anche pianificati gli esercizi/verifiche.

Ad ogni chiusura quindi dell’unità formativa potrete prendere due ore di lezione per il compito in classe.

Facciamo un esempoi:

36 lezioni da 2 ore saranno divise in circa 6 unità formative.

Avremo quindi 5 lezioni + 1 compito in classe. che per 6 unità formative faranno il totale delle ore.

Passiamo quindi alla pratica e creiamo le cartelle all’interno di Drive.

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