Ciao a tutti, sono Marco Ardesi ed oggi ti spiegherò come creare contenuti riguardanti la tua materia. Il contenuto non verrà trattato graficamente. Solamente verrà abbozzato ed in caso corretto. Creeremo e salveremo immagini e testi che ci consentiranno poi di creare la nostra lezione digitale. Prepareremo il territorio, quindi tutti gli allegati, necessari alla realizzazione di una guida o lezione scritta.

Impareremo quindi a cercare immagini, scaricare immagini, registrare il monitor, creare animazioni (gif) con le registrazioni del tuo monitor.

Per la creazione di contenuti esistono due grandi metodi. La copia o la creazione. Entrambe le soluzioni sono valide, ma in un contenuto creato bene, le due vie si bilanciano.

Premesso che la creazione di un tutorial o guida è in grado di realizzarli solo chi è competente in merito. Ecco perchè non ha senso chiedere ad un docente di Grafica Pubblicitaria di effettuare un tutorial o guida su una specifica funzione matematica. Non ne ha le competenze.

Ecco perchè io non posso farvi esempi validi sulla vostra materia. Posso solo aiutarvi nella creazione di un contenuto che proviene da voi. Se volete vedere i tutorial o guide che ho realizzato, ci sono moltissimi esempi all’interno di questo sito di contenuti realizzati più o meno bene. Tendenzialmente, gli ultimi in ordine cronologico sono quelli più efficaci.

1. SCRITTURA TESTI

Ogni lezione deve avere un testo scritto. Anche se alcune informazioni tecniche vengono copiate, anche se alcune informazioni filosofiche vengono copiate, è possibile commentare le informazioni scelte oltre che aggiungere premesse e conclusioni a vostro piacimento. Ne deriva il fatto che abbiamo la possibilità di introdurre, considerare e concludere noi.

La soluzione che vi suggerisco io, è quella di aprire un foglio bianco sul PC o sullo smartphone. Prendere dimestichezza con la testiera del vostro dispositivo e cominciare a scrivere un titolo, una descrizione, una premessa, una guida tecnica su “come si fa” o le informazioni copiate, una considerazione centrale ed una conclusione.

Per i più bravi a parlare e con difficoltà nella scrittura, esistono 🚀 applicazioni in grado di trasferire le parole in testi. Io mi trovo meglio ad utilizzare lo smartphone in qualsiasi momento della giornata mi senta ispirato.

Bene, ora non hai più giustificazioni! 😉 Potrai creare tuoi testi in modo rapido e piuttosto veloce usando o un touch o una tastiera o un microfono.

Analizziamo le varie parti del txt… il documento di testo.

La premessa

La premessa è fondamentale per allineare tutti sullo stesso discorso. Diciamo che nel momento in cui il tutorial viene avviato, le persone dovrebbero aver già chiari alcuni vocaboli o concetti. Nel caso vi siano pregiudizi, è possibile nella premessa affrontandoli prima provando a romperli. Durante la premessa è possibile spiegare in anticipo gli argomenti che tratterai. Riprendendoli poi uno alla volta durante la guida o le informazioni vere e proprie.

Molte volte, per imprimere concetti chiave nelle persone, è fondamentale presentarle in fase iniziale, approfondirle del discorso centrale e nelle considerazioni, ricordarle e riassumerle in conclusione. Su tutti e 4 i livelli le info chiave vengono ripetute.

La guida vera e propria

La guida vera e propria è la parte più noiosa da fare. In questa fase vanno considerate le azioni che l’alunno deve fare. Vanno spiegate passo per passo le cose da fare usando anche immagini o gif a supporto. Focalizzandoci sul testo: vanno scritti tutti quei testi che guideranno il ragazzo nell’applicazione dell’azione e nello svolgimento della lezione. Per tutte le materie filosofiche, in cui non vi sono operazioni da svolgere, è possibile eseguire lavori digitali seguendo altri schemi.

Vediamo quindi il modo di creare un testo per descrivere un’azione o un testo per scopi teorici , di lavoro condiviso o di lettura.

Testi per scopi informativi (italiano, geografia, diritto, ecc.)

Il testo centrale, che va oltre la premessa, le considerazioni e la conclusione deve seguire il percorso tipo della vostra lezione. Come in un piccolo libro, riporterai le informazioni suddivise in capitoli. Qualsiasi siano le informazioni, queste possono essere organizzate proprio come un libro, usando link per collegare concetti e portare ad altri discorsi utili alla lezione. Tenete presente che i blog sono nati proprio per scopi personali, composti da racconti personali scritti in modo poco formale. La gestione quindi “tradizionale” del blog è quella che fa al caso vostro se la vostra materia è più intellettuale che pratica. E’ possibile creare una serie di articoli, legarli tutti in una mappa o un indice, suddividerli per categorie o per #tag.

Un’aspetto importante dei contenuti ad uso informativo, è la connessione diretta che potete creare con il web. Potenzialmente, in un’articolo “ricerca” è possibile creare il collegamento per accedere ai siti internet di istituzioni, musei, libri, giornali da cui è stata copiata l’informazione.

I testi digitali hanno l’aspetto positivo di poter contenere un click, che non è altro che un collegamento ad una fonte esterna per lo studio e l’analisi di quelle pagine ed i loro rispettivi contenuti.

Testi per scopi formativi (grafica, idraulica, meccaniche, carrozzeria, motoristica, elettronica, motoria ecc..)

In questo caso, la creazione di veri e propri tutorial e non lezioni come negli articoli informativi, è fondamentale per la trasmissione di regole e procedure di utilizzo degli strumenti di lavoro e della procedure per ottenere il prodotto desiderato. Chiamiamo “prodotto” il risultato delle operazioni eseguite sia in matematica, che nella vita reale. L’insieme di più fattori.

L’insieme di più azioni, fatte nel modo corretto, rende la persona che le compie in grado di farle. Ecco perchè i tutorial semplici, spesso i più scontati, gettano le fondamenta e tracciano le linee guida per un buon apprendimento della lezione in presenza.

Considerazioni

Intendiamo per considerazioni, ragionamenti o pensieri che analizzano la fonte delle informazioni. Questa parte è fondamentale per stimolare il ragionamento. Oltre che dare l’esempio con cui approcciare alle informazioni, avvierete discussioni e ragionamenti all’interno del gruppo.

In genere le considerazioni sono utilizzate per tenere “alta l’asticella” dell’attenzione delle persone che leggono o ascoltano. Per generare discussioni e far animare i lettori è sempre bene spezzare la lezione provocando ragionamenti e momenti in cui è possibile imprimere il concetto. Più considerazioni o provocazioni fai, più saranno i concetti che imprimerai. E’ ovviamente sconsigliato effettuare troppe considerazioni se non in casi limite.

Conclusione

Intendiamo per parte conclusiva, la zona in cui hai la possibilità di fare una sintesi. Qui si riprendono i concetti chiave. Inoltre è possibile inserire considerazioni personali sull’articolo appena letto. All’interno della conclusione è possibile citare fonti, inserire link relativi alla prossima lezione o semplicemente una call to action.


Benissimo, abbiamo appena finito la prima parte di questa guida che spiega, non le azioni da compiere pratiche, ma attività intellettuali come la creazione di guide e tutorial o lezioni digitali. Diciamo che il docente che utilizza queste strategie, non è obbligato a seguire lo stesso mio percorso, ma per essere certi che lo studente capisca, nulla va trascurato.

La parte testuale quindi ha il compito di descrivere le operazioni da fare in modo minuzioso se è una guida, se è una lezione invece dovrà essere completa ed organizzata nei suoi minimi dettagli.

Passiamo quindi alla gestione delle immagini e della parte visuale dei nostri contenuti.

2. IMMAGINI E GIF

Per descrivere meglio quindi i contenuti scritti, è importante selezionare e manipolare le immagini in modo che siano di vero supporto al contenuto scritto.

Se per la prima parte del corso non sono servite le immagini, per questa parte serviranno. Capiamo ora per esempio come scaricare una immagine dal web, controllare se sono soggette licenze, controllare le dimensioni e scaricarle fisicamente dal web.

Ricercare e salvare immagini

Per scegliere l’immagine all’interno del web, la chiave di ricerca usata su google è importantissima. Ricorda: su internet c’è tutto, se non lo trovi è perchè non chiedi nel modo corretto. Facciamo un esempio concreto, proviamo a cercare su google questa parola chiave: “lavorazione meccanica rettifica processo”. Magicamente esce un disegno che spiega qual è il processo e le parti fondamentali di una macchina a controllo numerico per la ripresa dei pezzi.

Come vedrai nelle immagini seguenti è possibile aprire l’immagine cliccandoci sopra una volta, cliccando poi con il tasto destro del mouse sulla immagine aperta è possibile (dove presente) scegliere “salva immagine con nome“. Seleziona poi la cartella in cui vuoi scaricare il file.

Nel caso di salvataggio automatico, o salvataggio veloce senza aver scelto la cartella in cui salvare l’immagine, troverai l’immagine scaricata nella cartella del tuo PC “download” o anche in basso a sinistra nel tuo browser.

Scegli l’immagine che spiega meglio il concetto che hai descritto con il testo. Se non ti soddisfano le immagini, puoi scorrere le varie pagine di google immagini. Altrimenti è possibile cambiare parola chiave con cui si ricerca.

Vediamo quindi nella seguenti immagini come cambiare chiave di ricerca, come anche variare la licenza a cui è sottoposta l’immagine che si intende guardare e scaricare. Nel caso tu abbia bisogno poi di immagini grandi o di una risoluzione specifica, è possibile filtrare le immagini ricercate per dimensione. Questa accortezza renderà le tue immagini più qualitative agli occhi dei lettori nel caso servano ingrandimenti di particolari nella fase di impaginazione della lezione.

Per ora ci fermiamo qui. Riguardo alle immagini non andremo oltre la ricerca e il salvataggio. Ricorda quindi sempre di salvare le tue immagini e i tuoi testi all’interno di una singola cartella sul tuo PC che isola i file da tutti gli altri.

Successivamente vi spiegherò come editare immagini attraverso programmi gratuiti utilizzabili da PC.

Registrare Video per la creazione di GIF

In questa fase dei corsi, visto anche il livello in cui siamo, non registreremo nessun video particolare da utilizzare come lezione. La registrazione di un video parlato è soggetta a regole e procedure di preparazione che non abbiamo ancora imparato. Ecco perchè utilizzeremo un programma gratuito in grado di registrare video dal tuo schermo.

Accedi al seguente sito, poi potrai subito registrare il tuo schermo in modo smart.

Una volta essere entrato nella pagina di SCREENCAST O MATIC, clicca sul bottone arancione “Avvia il registratore gratuito”.

Nel caso non si avvii con il primo click, dovrai acconsentire alla finestra “pop up” che ti chiede se vuoi veramente aprire screen o matic avviando il programma. Nel caso che il registratore non si avvii, dovrai scaricare un file molto leggero ed installarlo sul tuo PC. Questa operazione renderà possibile l’avvio del registratore anche tramite una icona sul tuo desktop.

Eseguite queste azioni, si avvierà il programma e lo vedrai come nell’immagine sopra. E’ possibile avviare la registrazione cliccando sul bottone rosso e interromperla al momento della fine. Tutti i video che registrerai, non dovranno essere tagliati o post prodotti perdendo tempo ed utilizzando altri programmi. Ecco perchè, al momento della registrazione, apri prima la schermata che vuoi riprendere.

Finita la registrazione, cliccato quindi il bottone rosso in basso a sinistra che interrompe la ripresa, dovrai seguire i seguenti passaggi per il corretto salvataggio del video in .mp4 o formati simili video.

Salva Come File Video

Come nell’immagine sopra, clicca sul primo bottone che trovi nella finestra a destra “salva come”.

opzioni di salvataggio

Sempre nella finestra a destra, portai scegliere il nome del file se lo desideri e il luogo o la cartella in cui lo salverai. Cliccando su “pubblica” si avvierà il salvataggio.

Come vedi nei miei tutorial, le gif non devono superare i 20 secondi di animazione. Le animazioni possono variare dai 5 secondi fino a 20 in base all’operazione che vuoi far vedere e dalla quantità di animazioni di cui avrai bisogno.

Non soffermiamoci oggi sui dettagli di questo programma, e capiamo come convertire un video, che si attiva solo quando l’utente lo avvia, in gif che si avvia non appena la pagina si apre. Inoltre il vantaggio delle gif, è che hanno un peso ridotto rispetto ai video.

Convertire video in gif

Accedi subito a questo sito. Da qui portai manipolare e convertire molti formati visuali.

pagina ezgif.com

Clicca subito sul bottone evidenziato in giallo “Video in GIF”. Questa è l’unica funzionalità che vi spiegherò oggi riguardo a questo sito.

caricare video

Carica il video scegliendo il file. Cliccando su scegli file potrai cercarlo della cartella in cui lo hai salvato.

secondi di durata gif

Scegli la durata della gif. Attenzione, puoi controllare la durata del video originale e confrontarla con i secondi inseriti in automatico. Se corrispondono è possibile procedere, altrimenti aggiorna come vedi nelle immagini sopra. Clicca su “converti in gif”

controllo e salvataggio

Abbiamo quasi finito. Controlla che la gif corrisponda a ciò che hai in mente e clicca “salva”. Il tuo browser scaricherà i file direttamente nella cartella del tuo PC nominata “download”.

Abbiamo quindi imparato oggi come creare dei testi di partenza con le informazioni utili per il nostro articolo, tutorial o guida scritta. Abbiamo anche imparato a ricercare le immagini all’interno di google immagini e salvarle. Poi abbiamo anche imparato come registrare il monitor del tuo PC e convertire il piccolo video in una gif che si avvierà in automatico.

Questa fase è un processo molto impegnativo e da effettuare con calma ed attenzione. I passi fatti definiranno il contenuto del tutorial. Eventuali impaginazione e ritocchi, correzioni o formattazioni, verranno fatte in un secondo momento.


Come far leggere le lezioni agli studenti?

Non possiamo. Se avete un buon rapporto con lo studente e non ha difficoltà di lettura lo leggerà… Altrimenti un podcast o un video frontale può aiutare lo studente agevolandolo per lo meno nella percezione corretta di ciò che vorresti comunicare. Se quindi lo studente non segue, la soluzione più immediata è far guardare il video allo studente a supporto della lezione.

Serve la lezione digitale se le lezioni verranno svolte in presenza?

Serve molto meno che in fase di lockdown. Rimane utile per la preparazione delle lezioni e l’accesso alle informazioni da chiunque in qualsiasi momento.

Vi ricordate di esservi lamentati sulla gestione poco organizzata della situazione emergenziale?

Organizziamoci adesso allora.

I benefici nella generazione di contenuti digitali abbiamo già spiegato nella scorsa lezione quali sono.

Uniamo l’utile al dilettevole e cominciamo con la creazione pratica di contenuti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *