//dopo il successo di alcuni corsi mirati con oggetti stampati, ho pensato di realizzare un corso beta (test) in cui applico le variazioni parametriche dello slicer sullo stesso modello 3D. Analizzando e mostrandovi i parametri applicati sempre ad una stampa 3D eseguita. Avendo a disposizione molte stampanti 3D, ho avuto la possibilità di stampare velocemente i vari gcode per poi analizzarli nel concreto. In teoria va sempre tutto bene… in pratica bisogna vedere! Ecco perchè ho voluto vedere la reazione della stampante 3D alla stampa di 70 gcode fatti in sequenza seguendo un preciso schema matematico basato sulla variazione in percentuale del riempimento interno.
Grazie a Idea Maker, uno slicer paragonabile a Cura 3D per la varietà di parametri presenti, sono riuscito a fare un campionario di Riempimenti composto da 7 tipi diversi di riempimento.
Ho quindi creato 70 gcode diversi partendo dallo stesso modello 3D. Un rettangolo da 40x40x10mm senza riempimento superiore ed inferiore. La mancanza di riempimento superiore ed inferiore mi ha consentito di farvi vedere molto bene come è composto il riempimento del modello 3D.
E’ molto importante capire come è composto unoggetto stampato 3D. In base alla “composizione” potrai intervenire su di essi tramite parametri specifici. Questo test è possibile farlo con ogni slicer in base alle possibilità che il programma offre.
7 Tipi di Riempimento differenti
Vediamo quindi che ho scelto 7 riempimenti del supporto differenti:
- Riempimento Linee
- Riempimento Esagonale
- Riempimento Concentrico
- Riempimento Gyroid
- Riempimento Cubico
- Griglia
- Triangolo
Il supporto più “fragile” o “leggero” fra tutti è quello a linee.
Riempimento a Linee
Il riempimento a linee prevede che ogni layer sia composto da linee oblique parallele. Le linee sullo stesso layer non si incroceranno mai ma l’inclinazione si invertirà al cambio di layer.
Questo riempimento è ideale per un oggetto leggero che non deve avere una altissima resistenza. In genere si utilizza in presenza di oggetti medio/grossi con molte pareti.
Riempimento Esagonale
Questo riempimento ho cominciato a utilizzarlo grazie ad uno studio letto da me e scritto in italiano: “Tavola da surf stampata in 3D: i ricercatori testano diverse strutture di base ispirate alla natura”.
Grazie agli studi che hanno dato risultato il miglioramento della struttura mantenendo una leggerezza elevata, abbiamo scoperto che il tipo di riempimento utilizzato incide sulla resistenza meccanica nonché anche la leggerezza del prodotto stampato.
Ecco che questo supporto esagonale ha un ottimo rapporto resistenza leggerezza per il tipo di configurazione che ha. Un esagono, ovvero 4 triangoli disposti in modo geometrico simmetrico e speculare fanno si che il riempimento tenga molta “battuta” contro le pareti.
Riempimento concentrico
Utile per rarissimi casi, più che altro estetici o funzionali di contenimento o filtraggio, ha la caratteristica singolare di non legare mai fra loro le linee di riempimento. Mi spiego meglio: il riempimento è composto creando un offset della parete esterna. Un offset di una quota stabilita in percentuale che determina la distanza fra una linea e l’altra. La linee interne saranno sempre un offset della linea precedente.
Negli esempi puoi notare come il riempimento abbia una disposizione prettamente estetico e i campioni da me eseguiti, con riempimento 10% e 20% le linee di riempimento tendono a deformare e staccarsi dalla parete bassa. Per far si infatti che i miei campioni rimanessero integri ho dovuto attivare una parete di riempimento inferiore.
Riempimento Gyroid
Questo riempimento interno credo sia per prima cosa il più bello. Ha la caratteristica di interpolare il riempimento fra layer e layer muovendosi su un asse sferico. Vedrai quindi ch,e nello spazio interno creato dal riempimento, si formeranno dei fori tondi che, in base a come li guardi, fanno filtrare più o meno luce.
Questo riempimento credo abbia anche fa caratteristica di aumentare la resistenza delle pareti mantenendo come il supporto esagonale una ottima leggerezza. Considerando il modo in cui sale questo riempimento, ha la caratteristica di garantire una corretta chiusura degli strati alti su oggetti con uno scarso riempimento.
Riempimento Cubo
Questo riempimento, è un ottimo upgrade della griglia. Nella mia esperienza personale, per questioni di semplicità del processo di stampa, ho sempre utilizzato uno slicer con solo la possibilità del riempimento a griglia. Poi, un po’ per questioni mie di curiosità, un po’ per esigenza di studiare nuovi prodotti con riempimenti particolari, ho cominciato a studiare le nuove versioni di slicer.
Il cubo è un supporto da utilizzare quando l’oggetto è sottoposto a sforzi da ogni direzione. La sua geometria retta consente che il riempimento si ben allineato con le pareti garantendo una tenuta univorme secondo gli assi x y z.
Riempimento a Griglia
Il riempimento a griglia è un classico della stampa 3D. Inizialmente gli slicer davano la possibilità di scegliere solo questo e per stampare oggetti vari classici è il consigliato. Sostanzialmente lo strato del riempimento è composto da linee parallele oblique a 45° gradi. linee parallele e perpendicolari che, incrociandosi sullo stesso strato, creano dei quadrati tutti uguali chiamati “griglia”.
Riempimento a Triangoli
Questo ultimo riempimento, prende come trama la forma geometrica “prima” utilizzata anche per il reticolo esterno dell’.stl: la mesh. Essendo già gli altri un’ottima soluzione, questo riempimento può essere utilizzato per ottenere un peso o un tempo differente rispetto agli altri riempimenti. Il singolo livello quindi sarà composto da linee interne che formano tanti triangoli di varie dimensioni in base alla percentuale impostata.
Campionario Riempimento
Una volta stampati tutti i 70 gcode che metterò a vostra disposizione nel seguente QUI, ho controllato ordinato a partire dal supporto a linee i vari riempimenti. La parte a sinistra della fila n.1 (linee) è composta da una percentuale del 10%. A sua volta, la prima sulla destra avrà un riempimento del 20%… e così via fino all’80%.
Essendo un corso dedicato ai tipi di riempimenti, senza analizzare la loro struttura, la loro resistenza o il peso, in questa lezione mi limiterò al 80% in quanto, il riempimento 90% e 100% vanno fatto solo in casi eccezionali che richiedono una tenuta particolare su pareti medio/sottili.
I gcode a disposizione sono stati fatti con IdeaMaker 3.5.1 Versione Beta. Possono essere stampati su Ender o Stampanti da 200x200x250mm circa. I gcode possono essere visti aprendoli con IdeaMaker che ti darà l’opportunità di vedere la sequenza o simulazione dei layer.
Guardando i pezzi stampati, possiamo notare come, secondo la mia percezione, i riempimenti si manifestino visibili ad occhio nudo in modo evidente dal 50% al 10%. Dal 60% in poi il riempimento di fa molto fitto e non si notano differenze sostanziali estetici da una certa distanza. Ecco perchè oltre il 50% di riempimento si va solo quando il riempimento on deve avere una funzione di “garantire” la massima leggerezza. Oltre il 60% si ragiona quando le superfici sono medio/sottili e devono avere una certa tenuta a sollecitazioni ed urti.
//ho sempre stampato con una vecchia versione di Cura… come dico spesso a tutti quelli che mi contattano ancora oggi uso per un buon 50% quella stessa versione. Perchè? Perchè quando ho un problema o una cosa particolare da fare, conosco questa versione dalla A alla Z e riesco in modo rapido a saltare l’ostacolo. Con le nuove versione, la risoluzione del problema è comunque presente ma, per un pubblico ancora alle prime o seconde armi avere uno slicer semplice e rapido fa vivere tranquilli. Idea Maker invece è stata la versione utilizzata al 35%. Parametri approfonditi, possibilità di registrazione profili, possibilità di variazione parametri in modo focale, gestione del profilo di stampa standard ottimo per qualità superficiale e struttura. Come terzo slicer che sto utilizzando per lavorare è Cura 3D nuova versione. Grazie alla possibilità di lavorare sul riempimento in modo molto approfondito mi è stata utile per stampe focalizzate sull’utilizzo del riempimento graduale e inclinato della gradazione desiderata fra uno strato e l’altro.