//nelle 3 lezioni precedenti abbiamo visto cosa è Canvas, come Accedere al programma e come configurare una stampante 3D. In questa lezione vedremo come funziona la visualizzazione a strati del modello 3D. La visualizzazione a strati è detta anche “simulazione di slicing dell’oggetto”
Ecco come funziona la generazione di un gcode con Canvas. La generazione del gcode prevede un “sezionamento” del modello 3D .stl e quindi uno “slicing del modello 3D”.

Cliccando sul logo in alto a sinistra, andrai alla pagina dei progetti.

Cliccando ora su “New project” si aprirà questa finestra.

E’ il momento di importare un modello 3D .stl.
Clicchiamo il bottone in alto a destra “Add Models”. Trasciniamo il modello 3D .stl nel programma, rilasciandolo sull’area sinistra della nostra schermata.

Se clicchiamo sul bottone in alto a destra, apriamo i parametri di slicing.

Vediamo come con tutti gli slicer, i parametri sono raggruppati in macro-aree come General, Layer Height, Extrusion, Infill, Temperature and Cooling, First Layer, Supports, Transition.
Per ora ci soffermiamo sullo studio dello Slicing di Canvas, quindi salviamo i Settaggi cliccando su Save, poi clicchiamo sul bottone “Slice” che avvierà lo slicing.
Dopo il caricamento, vi apparirà l’oggetto 3D sezionato in tanti sottilissimi strati. Abbiamo già affrontato il significato di slicing nei capitoli precedenti. Vedremo comunque come prendere confidenza anche con lo slicing di Canvas 3D.
Sommario di Stampa
Partendo dalla parte in alto a sinistra del tuo schermo, vedrai il Sommario “Print Summary”:
“Size”: dimensione generale del modello 3D selezionato espressa in millimetri. Le dimensioni saranno calcolate sull’asse X, asse Y e asse Z.
“Time”: tempo di stampa che la stampante 3D impiegherà per terminare l’oggetto 3D. Difficilmente lo slicer è preciso in quanto le variabili possono essere veramente tante.
In Fabula 3D, abbiamo svolto un’analisi e controllato se lo slicer è affidabile nel determinare il vero tempo di stampa. Ci è risultata una discrepanza del 8-12% sul valore dichiarato dello slicer Cura 15.04.
Ricordo che la percentuale globale della velocità è possibile modificarla direttamente alla stampante ruotando la rotellina in fase di stampa. Se per esempio riscontri che una stampa ha impiegato al 100% 11 ore e ne erano previste 10, puoi ruotare la rotellina fino a portare la velocità globale al 110% per realizzare ciò che prima ti aspettavi.
“Filament Lenght”: lunghezza del filamento espressa in metri.
Colore degli strati
“Color by” è il primo testo della finestra dedicata ad attivare o disattivare alcuni elementi che nel gcode sono previsti.
“Show travel movement”: se spunti la casella, potrai vedere i movimenti della stampante 3D che corrispondono ad uno spostamento della testina senza un’estrusione.
“Show retract point”: se spunti la casella ; potrai vedere i punti in cui avvengono le retrazioni.
“Show restart points”: se spunti la casella; potrai vedere i punti in cui la stampa ricomincia, probabilmente dopo aver fatto una retrazione.
E’ possibile visualizzare i layer/livelli in viversi modi: Tool index, Path type, Layer height, Print speed, Fan speed, Print temperature. Ecco quindi che possiamo avere una rapida analisi di come viene stampato l’oggetto anche riportata a livello grafico.
” Tool index ” ti permette di vedere l’oggetto diviso in strati di un colore prestabilito.
” Path type ” è il più conosciuto, in pratica suddivide le varie parti dell’oggetto strutturali su cui puoi intervenire nei “settaggi generali” che vedremo a breve in un’altra lezione. Questa modalità consente la visualizzazione dei Perimetri Interni, Perimetri Esterni, Layer di chiusura o inizio, riempimento.
Come vedere tutti i layer del modello 3D .stl?
Alla destra del tuo monitor, vedrai che ci sono 2 “basse verticali” su cui fare scorrere un punto nero. Questa non è altro che l’indicazione del layer che vuoi visualizzare. La barra alla destra avrà il punto verso l’alto e comprenderà l’ultimo layer del modello 3D. La barra a sinistra sarà sul layer 0 e corrisponderà all’inizio della stampa.
//Nei prossimi articoli approfondiremo le marco-aree. Nei miei tutorial di stampa 3D ho sempre utilizzato Cura 3D. Avendo visto che esistono slicer online in cloud, mi sono subito diretto su tutte le piattaforme neonate. Cura 3D, in particolare le prime versioni, sono molto smart ed hanno pochi parametri da modificare. Riscontro anche in molte piattaforme “slicer online” un semplicità che ricorda le prime versioni.
offerto da Fabula 3D